01 Ago “Lioniexpo 2003″
Posted at 20:04h
in Eventi
“Lioni artigiana – lezioni di artigianato in piazza”
7 e 8 agosto 2003 , c/so Umberto I – Lioni (Av)
Organizzazione
Comune di Lioni
bottegadelleMANI
All’interno del programma di Lioni expo 2003, nel corso delle due serate, lungo i portici del corso di Lioni, la “bottega delle MANI” ha ideato uno spazio laboratorio, grazie al quale si potrà giocare con le tecniche artigiane, lavorando al fianco di esperti maestri di otto diverse tecniche artigiane. A metà tra gioco e ricerca, l’evento è stato ideato perchè “lo stare bene insieme” potesse anche regalare la scoperta di un artigianato senza le immagini stereotipate o le superficiali convinzioni tramandate dalla retorica del folklore e della nostalgia. Imparando così che l’artigianato di qualità è, invece, il risultato di mille conoscenze e tante esperienze, condotte sulla pelle di chi conosce quel che fa e cerca, ogni giorno, con quella sapienza, di viverci.
Interventi:
Coerenza della continuità – Rosa D’Amelio – Sindaco di Lioni
La continuità non è nelle forme, ma nella sostanza delle cose che si pensano e si realizzano. Anche quest’anno, a dimostrazione della vitalità che contradistingue il nostro centro, abbiamo inteso organizzare una “Lioniexpo 2003” diversa, ma uguale alle precedenti. Diversa nella scelta di parlare, esclusivamente, delle produzioni di qualità tipiche del nostro territorio. Uguale, nella continuità di un programma teso a sondare possibilità “altre”, rispetto alla crisi dell’economia che coinvolge i nostri territori meridionali. Sempre per testimoniare le potenziali, e reali, possibilità di sviluppo delle nostre aree interne, quando inserite in circuiti che pongano le nostre risorse al centro delle loro azioni.
Alternative reali – Andrea Pezzella – (settore attività produttive)
Quest’anno il tema dell’evento è nato nel tentativo di costruire un approccio nuovo alle tecniche artigiane della nostra terra. Il mondo della produzione artigianale in Irpinia, pur essendo il traino dell’economia provinciale è ancora sconosciuto al grande pubblico nelle sue caratteristiche e potenzialità più affascinanti e “professionali”. Questo determina un generale appiattimento, della sua immagine, su temi banalmente folkloristici, retorici, semplicemente nostalgici, ma soprattutto, spesso falsi. L’occasione di una serie di lezioni divulgative, tenute da artigiani professionisti e coordinati da un’associazione (la bottega delle MANI) che ha come obbiettivo primario la promozione delle produzioni di qualità, nell’intenzione degli organizzatori è, sicuramente la creazione di un momento qualificato ed alternativo per “stare insieme”, di promozione delle peculiarità del territorio irpino ancora nascoste. Ancora di più, vuole essere la costruzione di passi concreti verso la conoscenza dell’artigianato e delle sue potenzialità in quanto concreta realtà artistica ma anche produttiva. Un settore che è già alternativa di sviluppo reale e sostenibile per le giovani generazioni, e che attraverso loro, è giusto che finalmente venga ricollocato in un contesto culturale contemporaneo
Qualcosa che cambia – Mario Pagliaro (bottega delle MANI)
Al termine di “Lioniartigiana” a molti sembrerà, semplicemente, di aver passato due belle notti di mezza estate, eppure, sarà cambiato qualcosa. La pura “messa in scena” delle tecnologie artigiane, quali protagoniste di queste due notti lionesi, significano che la diffusa abitudine mentale di coinvolgere l’artigianato con la nostalgia, l’hobbistica e le anticaglie, avrà subito un nuovo scossone. Artigianato non è antiquariato, ma sopratutto non è passatempo ed Artigiano è chi conosce quel che fa, con la speranza di poterci vivere. Solo questo è, ed è sempre stato, il traino di tante volontà che hanno fatto, e fanno, l’Artigianato, quello vero. Quello per cui serve sapienza ed una vita dedicata a coltivarla, perchè l’arte dei mestieri è cosa complessa, che non può esaurirsi in un manuale di bricolage. Non sempre “l’attrezzo fa ‘o masto”, anzi quasi mai. Se queste due serate potranno raggiungere un secondo obbiettivo, oltre quello di “stare bene insieme”, spero possa essere l’iniziare a ri-conoscere (conoscere di nuovo) le difficoltà di manipolare la materia, per accostarla alle nostre funzioni contemporanee e quindi, instaurare un nuovo rapporto di rispetto, con chi quelle difficoltà conosce ed affronta quotidianamente. Sopratutto, re-iniziare a percepire il perchè di tanta differenza di valori che separa l’Artigianato, dalla produzione in serie.