“Premio Nazionale”

“Premio Nazionale”

“3° Premio Nazionale Prodotto Artigiano”
LarioFiere-Erba (Co) 27 settembre/5 ottobre 2003

La bottega delle MANI si aggiudica il 2° e 3° premio al concorso di design. “Premio Nazionale Prodotto Artigiano” promosso da Lario Fiere

“Successo nazionale per l’artigianato irpino doc che alla 3 ^ edizione del concorso nazionale di design Lariofiere,   “Premio Nazionale Prodotto Artigiano”, si distingue per la ricerca nel design e la reinterpretazione delle antiche tecniche artigiane. Due ditte irpine, rispettivamente Ceramiche Bhumi di Forino e Antonio Ascolese ebanista di Serino e si sono classificate seconde e terze e saranno premiate sabato  sulle rive del lago di Como dal presidente della giuria, il professor Ugo la Pietra. Gli oggetti vincitori proposti dagli artigiani irpini che aderiscono all’associazione culturale Bottega delle Mani sono: “Olivolì” – un’oliera da tavola e “Scommessa di vino” – un contenitore per bottiglie di vino.  La scommessa per quest’ultimo è stata quella di proporre una ‘cassetta di vino’, si proponesse anche come “oggetto altro”. Via le cerniere, gli incastri, le chiusure metalliche, le pareti, le enormi scritte fintamente timbrate a fuoco. Decostruendo, quello che era un oggetto staticamente unico è diventato più oggetti: aperta, la “cassetta” si sdoppia. Oltre ad essere una sicura protezione per bottiglie d’annata,  il piano superiore diventa un vassoio con cui offrire il bicchiere di vino. L’immagine solitamente rustica è stata abbandonata del tutto a favore del colore: un elegante piallaccio rosso granata.

L’oliera, invece, si ispira agli ironici segreti della ceramica arianese, unita ad un altro materiale irpino: la Pietra di Fontanarosa. Così è nato un blocco rigoroso in pietra con la superficie lucidata, gli spigoli “sfettati”, carotato al centro a contenere l’olio.
Quasi del tutto immerso nel denso liquido biondo un “flauto” in maiolica, realizzato “a stampaggio” e colorato con i colori del “Disciplinare” arianese: giallo e verde ramina. Alle due estremità un forellino, ammiccante invito ai commensali più curiosi. Solo a loro è data la risoluzione del mistero. Otturando il foro superiore ed estraendo la maiolica dal liquido, infatti, finalmente scopriranno il millimetrico dosatore che condirà le loro insalate.
Entrambi i  progetti sono del giovane architetto Mario Pagliaro. “Il loro comune denominatore  – spiega l’autore – è la ‘sorpresa’. Per proporre un nuovo modo di vedere l’artigianato ho voluto abbandonare del tutto le forme consolidate dalla tradizione, al punto che trovandosi di fronte  a questi due oggetti difficilmente se ne riconosce immediatamente la funzione o il funzionamento. E’ un modo per costringere il fruitore sul perché delle cose e per ribadire la convinzione di pochi che la progettazione non può essere fatta di segni gratuiti. E l’importante è ricordarsi che non c’è mai una regola, ma sempre una ragione.”
Dopo la premiazione, gli oggetti sono stati oggetti di una mostra presso il centro espositivo Lariofiere di Erba.”