“Ma.Re. – mani in rete”

mani in rete

“Ma.Re. – mani in rete”

Martedì, 8 maggio 2007, alle 19,30, presso la sede Claai di Avellino, parte il primo degli incontri per la costruzione del “MA.RE – mani in rete”.
Il progetto nasce da una idea della “bottegadellemani” in collaborazione con la Claai Campania e la Facoltà di Architettura di Napoli e conivolge sia le aziende artigiane dell'”artistico” che dell'”enogastronomico”.
Ha come obiettivo l’organizzazione e l’inserimento delle piccole imprese dell’artigianato artistico campano nel mercato globale attraverso l’organizzazione di una rete produttiva a carattere regionale e l’individuazione di nuovi settori di mercato in cui poter inserire le tante peculiarità dell’artigianato di qualità, per un verso ricche di potenzialità, per tanti altri costituenti forti limitazioni.
A differenza di quanto fatto sinora, Attraverso l’elaborazione e l’applicazione di un format si vuole giungere alla costruzione di una o più “reti di produzione “ costituite da aziende dell’artigianato campano riunite in base ad un innovativi criteri di omogeneità.
La rete avrà come obiettivo l’organizzazione delle diverse autonomie aziendali intorno alla produzione di una o più linee di oggetti di “design artigiano” appositamente create da designer coordinati dalle strutture universitarie.
Il tentativo è quello, sia di rispondere con originalità ed innovazione alle richieste di settori di mercato nascenti ma, anche, di creare un modello produttivo multidisciplinare che abbia come invariante il rispetto dell’autonomia aziendale, delle caratteristiche tecniche, tecnologiche e dimensionali delle aziende coinvolte. ed insieme di creare un nuvo artigianato per nuovi mercati.
Per questo, al concetto tradizionale di “consorzio”, per la prima volta si è sostituito quello di “rete”. Concetto nuovo, nel campo dell’organizzazione aziendale ma potenzialmente più elastico, dinamico, “leggero” del precedente. Invece di riunire una serie di aziende per promuoverne le singoli produzioni, implicando così convivenze forzate, limitate possibilità di selezione della qualità, limitato controllo sulle produzioni, enormi sforzi gestionali ed amministrativi, necessità di controllare il numero dei consorziati, si sostituisce il concetto di creare una produzione intorno alla quale organizzare realtà aziendali di qualità senza limitarne la propria autonomia, senza imporre onerosi impegni organizzativi o economici, ma coinvolgendoli a pieno solo nella fase del soddisfacimento delle commesse.
Dopo quello di Avellino, sono programmati in tutti i capoluoghi campani, altri incontri con le ditte artigiane interesate a coinvolgersi nel progetto, così da avviare il primo screening che porterà alla creazione della rete e quindi delle iniziative commerciali connesse.