La maiolica di San Lorenzello

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La maiolica di San Lorenzello

La ceramica laurentina prodotta “alla maniera di Fajenza” ha radici già nel XVII secolo. Tuttavia frammenti rinvenuti e fonti documentali collocano l’inizio dell’attività ceramica nella seconda metà del 1700, con il fiorire delle prime botteghe artigianali. Ed infatti, a breve distanza dal torrente Titerno, furono impiantate le industrie fittili “Surripe”, “Piedi de la Terra” e ” S. Donato”, simbolo della gloriosa arte ceramica a San Lorenzello.
Le prime botteghe artigianali del XVIII sec., della cui attività si ha testimonianza nel catasto onciario del 1754, i nomi di queiprimi faenzari erano: da Angelo di Clemente (pignattaro), Simone Giustiniano (specializzato nella lavorazione di vasi di creta), Anastasio Festa, faenzaro, con i fratelli Marcello, Lorenzo e Guglielmo
La produzione ceramica settecentesca comprendeva oggetti di sapore arcaico e popolare, ma anche pezzi da pompa o da parata “alla maniera di Fajenza”, che presentano, nella decorazione, temi di ispirazione religiosa, naturalistica, paesistica, allegorica, nei tipici colori: giallo intenso, verde ramino, arancio, manganese, nella gamma dal nero al bruno scuro.
L’attività ceramica è oggi ancora fiorente a San Lorenzello e sono numerosi gli artigiani figulini che continuano con grande maestria ed estro la gloriosa tradizione, attirando l’interesse di studiosi e cultori italiani e stranieri. Numerose anche le istituzioni che operano sul comparto, in particolare:
l’Istituto Statale d’Arte prevede una apposita sezione ceramica, suddivisa in “Corso antico” e “Corso moderno”. Quello antico si propone l’approfondimento, attraverso un’analisi formale e decorativa funzionale, dell’antica ceramica laurentina; l’altro corso vuole continuare, in chiave moderna, il discorso degli antichi maestri figulini laurentina