3BENT vince

3BENT vince

E’ un irpino il vincitore di “2(per due)”, il secondo contest rivolto ad architetti e designer lanciato da Formabilio.com, la piattaforma internet che si propone di promuovere attraverso il web dei concorsi rivolti a giovani designer. La giuria tecnica, costituita dai rappresentanti di Formabilio e dalle tre aziende venete partner della piattaforma online – Ivo Fontana mobili, Euroline Furniture e Live in – con il supporto degli esperti Elisa Ravella, direttore Ied Venezia, Andrea Manfredi, architetto e docente Politecnico di Milano e Giorgio Tartaro, architetto e giornalista di Leonardo TV, si sono pronunciati sui 201 progetti candidati al concorso e hanno decretato, vincitore l’architetto e designer Mario Pagliaro, progettista di 3Bent Incurva, uno dei prodotti della linea di moduli multifunzione, ottenuti dall’incollaggio e sagomatura “a freddo” di tranciati di legni nobili. Il prototipo del progetto vincitore è già nella fase di realizzazione per poi essere messo in produzione.

Sono da sempre alla ricerca della contaminazione tra Artigianato e Design – afferma Mario Pagliaro – cosa che mi ha portato oltre dieci anni fa a creare la “bottega delle MANI“, un laboratorio che rappresenta il primo esempio campano di collaborazione continua tra artigiani, architetti e designer per la realizzazione di qualità, sostenibilità e funzionalità attraverso la ricerca e l’innovazione.”

Il concorso chiedeva ai progetti partecipanti di porre una particolare attenzione ad alcuni requisiti: oltre a rispettare i principi dell’ecodesign, packaging funzionale e a basso impatto ecologico.

“3bent”, più che forma, è il risultato di una ricerca tecnica condotta da Pagliaro e dell’esperienza dell’ebanista serinese Antonio Ascolese, legata ad una iniziativa di “design sociale” curata dalla bottega delle MANI e condotta con la Casa Circondariale di Lauro, l’associazione Madrecoraggio contro la droga, mirata alla creazione di alternative per il reinserimento sociale dei detenuti. “Il design prodotto è il frutto di una personale interpretazione, della tecnica del legno curvato, creata per fare di “necessità virtù”, superando le difficoltà proprie dell’ebanisteria, venire incontro alle esigenze tecnologiche, anticipare le richieste del mercato.” Il risultato: moduli multifunzione, dal design anni ’50 derivato dalla reinterpretazione della tradizione scandinava attraverso i materiali dell’intarsio sorrentino. L’obiettivo: aggiungere leggerezza, praticità e curiosità alle tradizioni del “vivere con gusto”. I moduli, infatti, possono essere usati come contenitore per bottiglie di vino, portariviste, portatovaglioli, lampade. Filo rosso, anche di questa nuova produzione, la riunione della tecnica analizzata attraverso il design e la sapienza di mani artigiane.”

Un design che non abbia la necessità di stupire- ha affermato Simona Perchiazzi, critica d’arte – che consideri importante studiare e approfondire. Questo è quello che ho visto nei lavori di Mario, tutti figli di analisi, matite consumate, pensieri osservati, idee miscelate. Come faceva un tempo Dalisi.”