Finalmente una targa per il ponte di Vanvitelli

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Finalmente una targa per il ponte di Vanvitelli

Finalmente, dopo 256 anni, chi arriva sul Ponte Tagliola, saprà che non si chiama così ma, invece, è il “Ponte della Valle di Durazzano”, secondo dei tre ponti voluti da Luigi Vanvitelli, nel suo piano di comunicazione della carica simbolica del suo Acquedotto Carolino, funzionale a lasciare viva la memoria di un’opera grandiosa che , senza quei ponti, sarebbe completamente interrata.

Ieri, infatti, sul ponte durazzanese è stata apposta una targa in ceramica, che in italiano ed in inglese, spiega la vera storia del “ponte ritrovato” e attraverso QR code, permette l’interazione con riferimenti digitali da cui approfondire al conoscenza. A questa, si aggiungerà un segnaletica stradale per avvisare, anche chi quotidianamente passa sulla provinciale” Sant’Agata dei Goti-Durazzano

A circa un anno dalla pubblicazione dell’ebook “Il Ponte della Valle di Durazzano”, di Mario Pagliaro – Archigrafica edizioni, grazie al Comune di Durazzano, alla associazione “bottega delle MANI”, alla locale Proloco e ai tanti cittadini volontari, continua il programma di ri-conoscenza di questo brano minore del complesso Carolino.

Infatti, chi percorre, oggi, la provinciale, ha la sorpresa di imbattersi nella possente opera, finalmente libera dalle erbe infestanti, immondizia e assenza di attenzione che fino a pochi giorni la nascondevano alla vista ed alla conoscenza.

E’una storia strana quella del ponte durazzanese, vittima di uno scontro di potere tra Vanvitelli ed il ministro Bernardo Tanucci e di oltre 250 anni di storia approssimata che si trascina ancora oggi nonostante i nuovi sforzi adesso in atto. Anche per questo, alle azioni sul campo si sono aggiunte un denso programma di azioni a livelli di contenuto crescenti, dagli incontri con i ragazzi delle scuole secondarie, a seminari universitari, fino ad appuntamento come quello del 24 maggio prossimo, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Benevento e patrocinato tra l’altro dal Centro UNESCO Caserta, la Seconda Università di Napoli  e il Comune di Durazzano  “Beni culturali e Paesaggio, la forza della ri-conoscenza: il caso del Ponte della Valle di Durazzano”