20 Mar La Venere ed il jeans
di Rossana Pagliaro _
La “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto come “l’Apnea Contenuti” di un giovane irpino? In comune, sicuramente, l’attenzione all’ambiente e l’attacco alla società dei consumi.
Dopo che, come un cumulo di stracci è diventato cenere lo scorso luglio, a Napoli il 6 marzo è ritornata la “Venere degli stracci” conosciuta a livello internazionale, come una delle icone dell’arte povera capace di ispirare anche esempi più vicini al nostro territorio, nella ricerca al contrasto allo spreco, al rispetto per l’ambiente: è il caso di “Apnea Contenuti” del poco più che ventenne Daniele De Biase di Avellino.
L’installazione di quasi sette metri, che si erge nuovamente in piazza Municipio; famosa per l’apparente semplicità di associare una Venere ad un ammasso di indumenti colorati, nasce nel lontano 1967, con la voglia di Pistoletto di mettere in discussione quel consumismo che proprio negli anni 70 del ‘900, era il riferimento dei modelli economici. Un nudo femminile inspirato alla “Venere con mela” di Thorvaldsen, associata a scarti dei nostri giorni. Un’opera provocatoria e didattica allo stesso tempo, che dopo quasi cinquant’anni continua ad essere un focus di inspirazione per la nuova generazione.
Il giovane De Biase, nel 2021, guardando a quei prodotti tipici locali che invecchiando migliorano, ha pensato di far “stagionare” per duecento giorni all’interno di vigneti, scarti delle iconicità giovanile. Una serie di jeans di seconda mano esposti, per mesi, agli agenti atmosferici, inseriti in un contesto naturale per acquisire caratteristiche nuove, uniche, modificare profondamente le percezioni visive, tattili. Ed essere re-indossati. Sostituendo un processo del tutto naturale, a quanto di solito creato artificialmente in modo inquinante.
Ecco come l’opera del maestro Pistoletto (tra i relatori di Echi dal margine – 5^ Scuola sul Paesaggio 2020) continua ad essere strumento indotto, con l’arte contemporanea, di rappresentazione dell’uomo moderno, del suo potenziale e dei suoi enormi limiti.
L’effetto degli agenti atmosferici sui jeans di “Apnea Contenuti” hanno trasformato il tessuto, creato effetti originali, a basso impatto ambientale, messo in mostra le fasi dell’invecchiamento. L’inverno tende ad indebolire i tessuti e prepara il cambio di colore e di materia. L’estate rende i jeans di un colore più chiaro, le trame più vissute. Insieme, creano dall’usato un prodotto nuovo.
Nonostante il passare degli anni, l’utilizzo di tecniche espressive ha accomunato due personalità, due esperienze totalmente differenti ma nello stesso obbiettivo: utilizzare l’arte come strumento di riflessione sociale.